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Eskimo Lyrics - Singles - Guccini Francesco

Eskimo (Francesco Guccini) 

Questa domenica in Settembre 

non sarebbe pesata cosi' 

l'estate finiva piu' nature 

vent'anni fa o giu' di li' 

Con l'incoscienza dentro al basso ventre 

e alcuni audaci, in tasca "l'Unita'", 

la paghi tutta, e a prezzi d'inflazione, 

quella che chiaman la maturita' 

Ma tu non sei cambiata di molto 

anche se adesso e' al vento quello che 

io per vederlo ci ho impiegato tanto 

filosofando pure sui perche' 

Ma tu non sei cambiata di tanto 

e se cos'e' un orgasmo ora lo sai 

potrai capire i miei vent'anni allora 

e quasi cento adesso capirai 

Portavo allora un eskimo innocente 

dettato solo dalla poverta' 

non era la rivolta permanente 

diciamo che non c'era e tanto fa 

Portavo una coscienza immacolata 

che tu tendevi a uccidere pero' 

inutilmente ti ci sei provata 

con foto di famiglia o paleto' 

E quanto son cambiato da allora 

e l'eskimo che conoscevi tu 

lo porta addosso mio fratello ancora 

e tu lo porteresti e non puoi piu' 

Bisogna saper scegliere il tempo 

non arrivarci per contrarieta' 

tu giri adesso con le tette al vento 

io ci giravo gia' vent'anni fa 

Ricordi fu con te a Santa Lucia 

al portico dei Servi per Natale 

credevo che Bologna fosse mia 

ballammo insieme all'anno o a Carnevale 

Lasciammo allora tutti e due un qualcuno 

che non ne fece un dramma o non lo so 

ma con i miei maglioni ero a disagio 

e mi pesava quel tuo paleto' 

Ma avevo la rivolta fra le dita 

dei soldi in tasca niente e tu lo sai 

e mi pagavi il cinema stupita 

e non ti era toccato farlo mai 

Perche' mi amavi non l'ho mai capito 

cosi' diverso da quei tuoi cliche 

perche' fra i tanti, bella, 

che hai colpito ti sei gettata addosso proprio a me 

Infatti i fiori della prima volta 

non c'erano gia' piu' nel sessantotto 

scoppiava finalmente la rivolta 

oppure in qualche modo mi ero rotto 

Tu li aspettavi ancora ma io gia' urlavo che 

Dio era morto, a monte, ma pero' 

contro il sistema anch'io mi ribellavo 

cioe', sognando Dylan e i provo 

E Gianni ritornato da Londra 

a lungo ci parlo' dell'LSD 

tenne una quasi conferenza colta 

sul suo viaggio di nozze stile freak 

E noi non l'avevamo mai fatto 

e noi che non l'avremmo fatto mai 

quell'erba ci creseva tutt'attorno 

per noi crescevan solo i nostri guai 

Forse ci consolava far l'amore 

ma precari in quel senso si era gia' 

un buco da un amico, un letto a ore 

su cui passava tutta la citta' 

L'amore fatto alla boia d'un Giuda 

e al freddo in quella stanza di altri e spoglia 

vederti o non vederti tutta nuda 

era un fatto di clima e non di voglia 

E adesso che potremmo anche farlo 

e adesso che problemi non ne ho 

che nostalgia per quelli contro un muro 

o dentro a un cine o li' dove si puo' 

E adesso che sappiamo quasi tutto 

e adesso che problemi non ne hai 

che nostalgia, lo rifaremmo in piedi 

scordando la moquette stile e l'Hi Fi 

Diciamolo per dire, ma davvero 

si ride per non piangere perche' 

se penso a quella ch'eri, a quel che ero, 

che compassione che ho per me e per te 

Eppure a volte non mi spiacerebbe 

essere quelli di quei tempi la' 

sara' per aver quindic'anni in meno 

o avere tutto per possibilita' 

Perche' a vent'anni e' tutto ancora intero 

perche' a vent'anni e' tutto chi lo sa 

a vent'anni si e' stupidi davvero 

quante balle si ha in testa a quell'eta' 

Oppure allora si era solo noi 

non c'entra o meno questa gioventu' 

di discussioni, caroselli, eroi 

quel ch'e' rimasto dimmelo un po' tu 

E questa domenica in Settembre 

se ne sta lentamente per finire 

come le tante via distrattamente 

a cercare di fare o di capire 

Forse lo stan pensando anche gli amici 

gli andati, i rassegnati, i soddisfatti, 

giocando a dire che si era piu' felici 

pensando a chi si e' perso o no a quei patti 

Ed io che ho sempre un eskimo addosso 

uguale a quello che ricorderai 

io come sempre, faccio quel che posso 

domani poi ci pensero' se mai 

Ed io ti cantero' questa canzone 

uguale a tante che gia' ti cantai 

ignorala come hai ignorato le altre 

e poi saran le ultime oramai