Come sempre sono tempi incerti. gli uffici trasparenti dei grattacieli più alti sono vuoi ma illuminati. i ragazzi trattengono i respiri, i battiti del cuore.
Mi hai confermato che a volte dormite insieme. che hai delle piccole perdite di sangue. un braccialetto di conchiglie senza valore. per te più che altro è una cosa spirituale.
C'incontriamo all'incrocio della via dove c'è la stella rossa dell'agenzia pubblicitaria;. c'incrociamo ogni tanto in macchina sulla via Lattea, o era la via Emilia?!.
I ragazzi si erano dispersi nella notte fredda. questa volta il somigliare agli altri non la salva. i ragazzi si erano dispersi nella notte fredda. questa volta il somigliare agli altri non le basta.
Non mi ero pettinato abbastanza per vederti. Per non far piangere i tuoi salici piangenti. E ci piscino pure addosso gli angeli. E i conoscenti morti negli incidenti.
Perché non ci siamo rincorsi come nei brutti film?. Ti riposi sopra i cofani delle automobili. Sotto gli alberi asmatici con i pugni alzati. Per arrenderci, per accenderti le sigarette con i fulmini.
E a Milano non va,. a Milano non va sta. a Piazzale Loreto. . E' davvero così bello tutto questo disincanto, questo scontro tranquillo?. Non lo so, non lo so, non lo so, non lo so..
C'era pieno di gente che esaminava il cielo. avevano sogni brevi in bianco e nero.. La tua casa l'ho rivista era un lampo bianco sporco. vista dal treno le ricostruzioni storiche erano con scarpe.
Per stendere le nostre magliette sbiadite. Sui cavi della luce. Sulle linee periferiche dei tuoi tram troppo mattinieri. E sulle loro vene che si vedono bene..
Incendia le farfalle meccaniche,. Le rose lisergiche e i nostri pochi orgasmi,. Ti ricordi dei combattimenti tra i cigni finti?. E delle sere a sbranarsi?.
La notte atomica che ci ha rimboccato le palpebre. Guardare il cielo malconcio di Chernobyl da qui. Esprimere desideri quando vedi scoppiare navicelle spaziali.
Ingegnere aerospaziale, che sei nei cieli,. dacci oggi le nostre linee internet,. vite brevi e password. indimenticabili.. . Padre nostro dei satelliti e di tutti i dibattiti,.
I semafori cominciavano a lampeggiare. Centimetri tra le nostre bocche con un contratto andato a male. Le istruzioni per abbracciarsi. E per ballare negli scompartimenti delle metropolitane.
Fino a trent'anni avevi gli occhi verdi. delle ali trasparenti. padri e madri interiori che ti riempivano di voci. Adesso hai finito i soldi passano altri inverni invecchiano anche i musicisti anche i tempi postmoderni.
Mezzanotte e i passanti si tengono a distanza. Chiara aspetta con le quattro frecce. Sara che aspetta di cadere incendiando il cielo come un meteorite..
Negli appartamenti subaffittati. Sulla scia dei carri armati parcheggiati. Senza toglierci le scarpe ci siamo addormentati. . Rovistando tra i futuri più probabili.
Madonna che silenzio che c'è stasera. sotto un cielo d'argento tra la ferrovia e la nuova moschea.. Da una macchina arriva della musica elettronica del Nord Africa,.
Fammi i tuoi discorsi metafisici. sui fori dei piercing che si richiudono,. sugli occhi spenti con gli estintori,. sui conti correnti coi cognomi finti..
I cassonetti in fiamme fanno un odore strano. I nostri discorsi seri, di ieri, intercettati dai finanzieri. Gli spacciatori tunisini affittano camere d'alberghi vicini alle stazioni.
Adesso si vedono bene i limiti di questo posto, dell'infinito. frammenti di un discorso che finisce prendendo un aereo.. C'è un deserto e accanto c'è un campo di calcio regolamentare.